Roma, 25 giu. (LaPresse) – Il via libera all’accordo sulla stabilizzazione di 127 precari e atipici da parte dell’assemblea dei Cdr “anche se non vincolante, dal momento che i sindacati firmatari sono due, è comunque un ulteriore segnale del consenso che questa operazione ha all’interno della Rai. Lo confermano anche le assemblee molto partecipate che abbiamo avuto negli ultimi giorni a cominciare da quella di Unirai”. Così a LaPresse il segretario di Unirai, Francesco Palese.
“Come abbiamo sempre detto – prosegue – si tratta solo di un primo passaggio per garantire il giusto contratto a tutti i colleghi che ne hanno diritto. Dispiace invece notare che una ridottissima minoranza si stia adoperando in maniera del tutto strumentale per altri fini”. Palese aggiunge: “Restiamo convinti che lo strumento migliore per portare a casa i risultati, ed è ormai evidente, sia quello della mediazione e non della contrapposizione ideologica, dei vittimismi e dei polveroni politici inutili, come quello di oggi montato su una fake news. Tutte queste operazioni rischiano di essere addirittura controproducenti. Tantissimi colleghi per fortuna ne sono consapevoli”.
Sull’assemblea dei Cdr, secondo Palese, “c’è da far notare un altro aspetto che non è assolutamente secondario. Riteniamo del tutto illegittimo che a impadronirsi di questo organismo sia l’Usigrai perché i Cdr sono organismi elettivi espressione dei giornalisti che possono essere iscritti all’uno o all’altro o a nessun sindacato. Si tratta di un nodo che dovrà essere sciolto quanto prima”.