Il 28 scioperiamo per il contratto e per il pluralismo sindacale

In Rai integrativo bloccato da 12 anni

Il 28 novembre sciopereremo per un contratto nazionale bloccato da undici anni, mentre gli editori hanno beneficiato di stati di crisi, riduzioni di organici e minori oneri contributivi dopo il passaggio dell’Inpgi all’Inps.

Per noi non esistono bandiere: quando si tratta di diritti dei lavoratori, siamo sempre e comunque al loro fianco. Il pluralismo sindacale, sancito dopo 114 anni con la nascita della Figec-Cisal e di Unirai, è ormai un valore irreversibile.

Rivolgiamo un appello alla Fieg: il contratto riguarda tutti e va negoziato con un tavolo realmente inclusivo, adeguato alla realtà sindacale attuale e ai principi affermati dalla Corte Costituzionale nella sentenza 156/2025.

Sul fronte Rai ricordiamo la situazione irrisolta del contratto integrativo aziendale, scaduto da dodici anni, che rappresenta una criticità che nessuno può più ignorare.

Lo sciopero del 28 novembre è una mobilitazione di tutta la categoria: per retribuzioni adeguate, tutele effettive, condizioni sostenibili e un sistema fondato sul pluralismo sindacale e sulla libertà di stampa. Lo afferma Unirai-Figec Cisal in un documento approvato a larghissima maggioranza dagli iscritti al sindacato dei giornalisti Rai.

LEGGI IL DOCUMENTO INTEGRALE – – – > https://unirai.it/sciopero-giornalisti-28-novembre-il-documento-di-figec-cisal-e-unirai

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