“Ancora una volta gli attacchi contro la Rai e il direttore di Rainews24 Paolo Petrecca sono vergognosi e lesivi della dignità di un professionista.
Purtroppo la campagna mediatica contro la nostra azienda e contro Petrecca non ha mai fine. Diciamolo: un modo di fare ormai banale che, però, penalizza tutti”.
Lo si legge in un comunicato di Unirai, sindacato liberi giornalisti Rai.
“Per l’assalto a Petrecca, e alla Rai, si convocano editorialisti e quotidiani di parte al solo fine di puntare alla poltrona del direttore di Rainews24 – prosegue -. Che, al di là del pensiero delle penne ‘armate’ e dei sindacalisti agguerriti in servizio permanente, ha dato ampio spazio alle elezioni francesi ma qualcuno evidentemente non ha voglia di guardare ai dati e alle cose concrete”.
“Domenica sera il canale all news ha coperto il voto francese con uno speciale dalle 19.55 alle 20.55 con ospiti in studio e collegamenti dalla Francia con i corrispondenti Rai – aggiunge il sindacato -. Poi, nelle edizioni dei tg successive, ancora ampio spazio con collegamenti con esperti e con il vivo delle parole del primo ministro Attal che annunciava le sue dimissioni.
Tutto questo fino alle 22.47. Ma la copertura del voto in Francia è proseguita anche dopo con la canonica rassegna stampa della notte. Anche qui immagini di feste di piazza, contributi filmati e commenti sul dopo urne”.
“Non è finita: perché a notte inoltrata Rainews24 è andata in chiaro su Rai 1 e Rai 2 per una copertura totale delle elezioni legislative del 70% dello spazio informativo – continua il comunicato -. Cos’altro doveva ordinare di fare Paolo Petrecca: predire la composizione del nuovo governo in Francia? C’è un paradosso in tutta questa storia: le elezioni francesi erano in agenda da settimane eppure nessuno ha alzato il dito per contestare anzitempo la programmazione di Rainews, ammesso che la stessa sia stata a questo punto deficitaria.
Come mai? La previsione del risultato elettorale (rispetto all’esito finale) aveva scoraggiato qualche giacobino dall’insurrezione? Poi, all’improvviso, alla chiusura dei seggi, qualcuno ringalluzzito dal voto d’Oltralpe ha deciso di fare nuovamente i conti con Petrecca tirando in ballo anche i suoi aspetti privati e attaccando la messa in onda di un evento (il festival di Pomezia) di cui Rainews, non Petrecca, era Mediapartner e quindi già previsto in scaletta”.
“È inaudito che gli attacchi politici, pregiudiziali, debbano sovente ledere l’immagine della Rai – conclude Unirai -.
Siamo noi, a questo punto, a chiedere all’azienda di tutelare l’immagine di tutti. Anche di chi ogni giorno si sveglia emulando Robespierre”.