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Unirai a Viale Mazzini: in Rai il pluralismo è realtà

ROMA – «Un risultato storico, che ha portato finalmente sul tavolo della contrattazione sindacale una pluralità di voci e di pensiero importanti». Il Consiglio Direttivo di “Unirai – liberi giornalisti Rai” commenta, così, il primo incontro con i vertici aziendali della Rai, ieri sera nella Sala Orsello di Viale Mazzini, presenti con l’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi, alla presenza dei dirigenti delle relazioni sindacali e dell’ufficio del personale.
Il segretario Francesco Palese, sostenuto da Carlo Parisi, segretario generale della Figec, ha illustrato i motivi che hanno determinato la nascita di Unirai, ufficialmente istituita, il 16 dicembre scorso, quale dipartimento autonomo della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione federata alla Cisal che, con 1 milione e 400mila iscritti, è il primo sindacato autonomo italiano ed è presente nel Cnel con il segretario generale Francesco Cavallaro.
Il Consiglio Direttivo di Unirai è formato dal segretario Francesco Palese, dalle vicesegretarie Elisabetta Abbate e Sara Verta, dal tesoriere Giorgio Demetrio e dai consiglieri Stefano Fumagalli, Sergio De Nicola, Pilar Ottoz, Maurizio Colantoni, Antonella Gurrieri.

Dal canto suo, il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, ha ribadito la fiducia del nuovo sindacato nella professionalità dei vertici aziendali «impegnati nel compito non facile di restituire alla Rai il ruolo di centro propulsore del sistema culturale italiano, all’insegna di un pluralismo delle idee e della libertà di esprimerle».
«Il ruolo educativo del servizio pubblico – ha sottolineato Parisi – non può, infatti, prescindere dalla consapevolezza che migliorando la qualità dell’informazione si migliora la qualità della vita del Paese. E, in tema di servizio pubblico, centrale deve rimanere il ruolo della Rai nell’informazione regionale. Per quanto riguarda le Testate Giornalistiche Regionali, anzi, il sistema informazione targato Rai deve adempiere al proprio compito di servizio veramente pubblico, soprattutto nelle realtà nelle quali purtroppo spesso il privato è pesantemente gravato da interessi tutt’altro che finalizzati a garantire un’informazione libera, completa, corretta e rispettosa del pluralismo».

Ponendo l’accento sugli obiettivi di sviluppo dell’Azienda e sulla centralità degli investimenti tecnologici che vedranno al centro la figura dei giornalisti, l’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi hanno sottolineando il loro impegno per il risanamento e il rilancio della Rai e offerto al sindacato la massima apertura al dialogo con l’auspicio di un nuovo rapporto virtuoso tra sindacato e azienda.
Con l’incontro di ieri, pertanto, Unirai é stato riconosciuto dall’Azienda come interlocutore per un confronto aperto e costruttivo. Un confronto in cui la partecipazione di tutti al progetto di sviluppo della Rai rappresenterà la vera sfida. (giornalistitalia.it)

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