Rai. Unirai: risorse tema centrale, in Italia canone più basso d’Europa

PROGRESSIVITÀ ANCHE AUMENTANDO ESENZIONI, E IN CDA MEMBRO INDICATO DA ABBONATI (DIRE) Roma, 1 lug. – “Il tema centrale riguarda le risorse a disposizione del servizio pubblico. Sui giornali leggiamo polemiche su alcuni tagli imposti dalla legge di bilancio, e noi pensiamo che la Rai non debba vivere con l’ansia della legge di bilancio. Uno dei pilastri del regolamento europeo è proprio la previsione per il servizio pubblico di risorse certe, durature e prevedibili, perché la Rai ha 12mila dipendenti e deve essere nelle condizioni di programmare il futuro”.

Lo ha detto il segretario dell’Unirai, Francesco Palese, in audizione nella XIII Commissione del Senato in merito ai disegni di legge di riforma della Rai.
Oggi, ha sottolineato Palese, “purtroppo la Rai, pur producendo molto di più rispetto alle altre tv pubbliche europee, ha il canone più basso d’Europa. Serve un adeguamento del canone agli standard europei, alcune delle proposte in discussione prevedono la progressività del canone e credo possa essere una soluzione utile a cui si potrebbe arrivare anche estendendo la fascia di esenzione che oggi riguarda pochissime persone, i soli over 75 con Isee sotto gli ottomila euro”.

Un altro punto, ha proseguito il segretario dell’Unirai, “è il mandato del cda: è una scelta saggia estenderlo da 3 a 5 anni.
Inoltre aggiungo la proposta di ispirare questa riforma al rispetto del principio del pluralismo sindacale, che può sembrare un aspetto simbolico ma non lo è: valorizzare il pluralismo interno alla Rai è una mossa giusta che porta l’azienda a far esprimere tutte le sue energie”.

Per quanto riguarda il tema nomine della governance, “siamo per il mantenimento della figura del rappresentante che oggi i 12mila dipendenti eleggono direttamente- ha sottolineato Palese- e siamo per il superamento di qualsiasi meccanismo di nomina governativa. Riconosciamo la centralità del Parlamento, ma come ha detto il predidente Mattarella ‘la Rai è un bene comune ma appartiene soprattutto ai cittadini’: quindi, per noi non è un’utopia prevedere che nel nuovo cda ci sia un rappresentante indicato dai cittadini abbonati che pagano il canone”.


(Mgn/ Dire) 13:16 01-07-25 NNNN

Continua a leggere anche...